Due numeri digitalizzati del “Bollettino del Centro Studi Landolfiani”

 

 
Dal 1996 al 2007 il Centro Studi Landolfiani di Siena, fondato e diretto da Idolina Landolfi, pubblicò undici bollettini ospitanti contributi critici originali sull’opera di Tommaso Landolfi. Alcuni dei contributi lì presenti non sono stati ristampati altrove; quest’ultima ragione, in particolare, ci ha indotto a digitalizzarne progressivamente i contenuti per metterli a disposizione dei nostri utenti.

Qui, in alto a destra, si trova in formato .pdf il n. II del “Bollettino”.
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Nell’articolo qui proposto (estratto dal volume Da poeta a poeta. Del tradurre la poesia. Atti del convegno, Lecce, 20-22 ottobre 2005, a cura di A. Romanovic, G. Politi, pp. 245-63) Marco Sabbatini, ricercatore in Slavistica presso l’Università degli Studi di Macerata, indaga sulla struttura e sul complesso significato di uno dei componimenti più noti di Fëdor Tjutčev, Silentium!, concentrandosi in particolare sulla traduzione del 1964 a opera di Tommaso Landolfi.
 

 

Traducere et dicere… Silentium! di Fëdor Tjutčev. Note sull’analisi metrico-linguistica e sulla versione di T. Landolfi

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Achmatova e Landolfi, 1932

 di GIOVANNI MACCARI
 

 
Il testo che segue è la rielaborazione dell’intervento pronunciato al Convegno Anna Achmatova nello spazio della letteratura mondiale, svoltosi a San Pietroburgo presso il Museo Achmatova alla «Casa della Fontana» il 22-24 giugno 2014, nell’ambito delle celebrazioni per il 125 anniversario della nascita della poetessa. La circostanza e l’argomento dell’incontro giustificano l’orientamento tematico del saggio, più centrato sulla figura di Achmatova che non su quella di Landolfi.
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