Estratto da un articolo di M. Farina (in «Italienisch» 73, 2015)

 
 
Di seguito si propone un estratto dall’articolo di Mariagrazia Farina, Tommaso Landolfi e il «Bischeraccio della rosa». Hugo von Hofmannsthal tradotto dallo scrittore di Pico, pubblicato sul numero di maggio 2015 (n. 73) della rivista «Italienisch».
 

 
Le traduzioni hofmannsthaliane di Tommaso Landolfi, ad oggi quasi totalmente ignorate dalla critica, rappresentano testi di raro valore nel panorama delle traduzioni italiane di opere di lingua tedesca, sia perché contribuiscono alla diffusione degli scritti di un poeta difficile e quasi sconosciuto nell’Italia del Fascismo e del dopoguerra, sia perché nei loro esiti propongono un esempio particolarmente alto di quella «interpretazione riproduttiva» di cui si legge nelle moderne teorie ermeneutiche e della traduzione (1).
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